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Rubra[]

Rubra
Informazioni
Sistema Sanguinya
Dominio Tribù autoctone
Tipo Terrestre
Classe D-
Anno di scoperta 2763
Anno di colonizzazione -
Anno di abbandono -
Abitanti Non censiti - Indigeni Rubriani
Gravità 1 G
Atmosfera Contaminata
Ecosistema Bassa biodiversità
Satelliti naturali Umbris
Oggetti orbitali Satelliti archeologici

Pianeta situato al limite del settore alfa e al confine con lo spazio inesplorato, ha una superficie estremamente ricca di ferro che colora di rosso praticamente tutto, anche la stella attorno alla quale orbita emana una caratteristica luce rosso intenso.

È abitato unicamente da tribù indigene di rubriani, nessuna potenza vi ha mai trovato impiego economico o strategico e gli unici visitatori sono esploratori e archeologi. Il pianeta è infatti uno dei pochi luoghi dove sono presenti rovine di un'antica civiltà datata come contemporanea a quella Arkuya e dalla tecnologia presumibilmente paragonabile. Non è pervenuto il nome della razza ma gli indigeni ne venerano le statue come divinità che chiamano Karesh. Le rovine presentano ingenti danni che fanno più pensare ad una fine violenta che al deterioramento dovuto all'abbandono e la superficie del pianeta presenta crateri dalla forma irregolare che ricordano più colpi di armi orbitali che impatti di asteroidi. Alcuni studiosi sospettano che le razze Arkuya e Karesh, dopo un lungo periodo di espansione, si siano affrontate in una lunga guerra dalla quale i primi sarebbero usciti vincitori. Molti fantasticano su idee riguardanti la più grande guerra che l' universo abbia mai visto ma in verità non ci sono prove certe a favore di tale ipotesi.
Il pianeta fa venire i brividi anche ai più intrepidi tra gli esploratori, circolano molte storie su di esso, ammutinamenti improvvisi su navi in orbita, basi di ricerca ritrovate deserte, spedizioni mai più tornate, rapporti sulla natura aggressiva delle popolazioni indigene, su presunti sacrifici e riti di sangue hanno dato al pianeta la fama di maledetto meritandogli soprannomi come "Pianeta della Morte" o "Stella senza Ritorno".
Difatto, anche gli archeologi lo evitano se possono, le rovine della razza Karash non sono mai il più rassicurante dei paesaggi ma sono presenti anche su sistemi più sicuri e i misteri di questo antico mondo color sangue rimangono tutt'oggi avvolti nelle tenebre.

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