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I cloni sono repliche biologiche di uno o più individui donatori di dna.

La tecnologia biologica molto avanzata permette di creare cloni a partire da un dna completamente sequenziato e da cellule ospite atte alla riproduzione. La tecnologia è stata perfezionata nel 34° secolo con la possibilità di replicare perfettamente un essere umano.

Status sociale[]

La legislazione tende a regolamentare uso, produzione e status sociale dei cloni. All'interno dell'Impero i cloni sono trattati al pari di proprietà. I cloni sono regolati dalla Legge sulla Clonazione e Riconoscimento.

Alcune correnti filosofiche tendono ad attribuire ai cloni status sociale di esseri viventi indipendenti in quanto senzienti, ma la corrente di pensiero più diffusa li vede come semplici oggetti di alta tecnologia.

Produzione[]

La produzione di un clone parte da una cellula primaria che viene fatta sviluppare o in maniera naturale o in maniera artificiale all'interno di camere amniotiche. L'utilizzo di cellule ospite a loro volte clonate produce.

Il ciclo e l'aspettativa di vita di un clone è pari a quella dell'originale. Il suo ciclo vitale può essere solamente accelerato tramite acceleranti della riproduzione cellulare applicabili unicamente quando il clone è allo stadio di Morula. La morte del clone sopravviene per fine del ciclo naturale, per insorgenze tumorali o per terminazione dovuta ai vincoli di legislazione. Solitamente l'accelerazione cellulare viene tarata in base alla durata nominale che il clone dovrà avere in funzione dello scopo per cui viene creato.

L'accelerazione cellulare determina effetti primari:

  • Velocizza il raggiungimento della maturità dell'individuo
  • Migliora le capacità rigenerative del clone rendendolo più resiliente alle lesioni
  • Velocizza le capacità di apprendimento sull'uso del corpo e del linguaggio (ma per compiti ed addestramenti più complessi non può superare i vincoli imposti dalla biologia)
  • Aumenta gli errori di replicazione del dna, fa insorgere tumori che accorciano il tempo di senescenza del clone e rende il clone inutilizzabile a fini pratici come donatore per altri cloni
  • Impone un marcatore genetico al clone che lo differenzia dall'originale
  • Rende il clone impossibilitato a riprodursi in maniera naturale senza procurare gravi danni al patrimonio genetico della prole (sterilità de facto).

Un clone non accelerato non è biologicamente distinguibile dall'originale. Per questo la legislazione è piuttosto rigida riguardo la creazione di cloni non accelerati o comunque non marcati. Per esempio nell'Impero è obbligatoria la durata massima di 16 anni per i cloni a meno di particolari eccezioni.

La ricerca attuale nel campo della clonazione è orientata sul tentativo di creare deceleranti per la replicazione cellulare o acceleranti temporizzati per poter allargare il tempo di attività del clone riducendo insorgenza tumorale e il periodo di maturazione.

La produzione in serie e lo stoccaggio[]

Con l'aumento della domande è aumentata l'offerta con la produzione in serie di cloni. Mentre la produzione accelerata può svilupparsi secondo i tempi del mercato in enormi vasche amniotiche, lo stoccaggio e l'addestramento dei cloni in attesa di essere venduti è diventato un problema di vitale importanza.

Le industrie della clonazione di massa per poter fornire cloni a lunga durata devono pianificare le clonazioni su lungo periodo. Per farlo non possono utilizzare le vasche amniotiche ma preferiscono una produzione più naturale dei cloni tramite parto via fecondazione artificiale di cloni femmina dedicati. I cloni vengono fatti crescere all'interno di strutture dedicate (città di cloni), orientati all'apprendimento fino a maturità o fino a che non viene fornita loro una sistemazione definitiva. Se un clone non viene venduto a maturità viene addestrato ulteriormente per fette di mercato più marginali che necessitano di cloni a maggiore specializzazione.

In casi di grosse crisi economiche, l'eccesso di cloni viene risolto tramite la terminazione e lo smaltimento in discariche specializzate.

I cloni a seconda della loro durata e delle loro capacità sono utilizzati in vari campi economici. Di seguito viene fatta una panoramica sugli usi più frequenti e noti.

Industria dell'intrattenimento per adulti[]

I cloni "da pochi giorni" o "poche settimane" sono un mercato che non conosce crisi.

Una industria di intrattenimento di lusso permette a un ristretto club di persone facoltose safari in cui è possibile cacciare i cloni come prede.

Nell'industria della pornografia vengono sfruttati ampiamente per fornire una scelta di scenari molto ampia agli acquirenti, dalle orge di cloni, allo sdoppiamento della star di turno, agli snuff movies, alla zoofilia, alla pornografia su richiesta.

Nell'industria della prostituzione sono comuni i cloni "usa e getta" soprattutto di personaggi famosi che hanno donato il dna all'industria genetica in cambio di una rendita sicura, o clonazione di se stessi su ordinazione per sviluppare nel privato fantasie erotiche non permesse dalla società comune.

Il mercato nero della clonazione è una economia fiorente, basata sul contrabbando di codice genetico non certificato e/o non autorizzato, la produzione clandestina di cloni perfetti per compratori facoltosi o la prostituzione di cloni di personaggi famosi "proibiti".

Industria delle materie prime e della trasformazione[]

I cloni da qualche settimana fino a 2 anni sono solitamente sfruttati come manodopera sacrificabile negli stabilimenti minerari coloniali, dove serve più manovalanza dell'offerta locale e bassa specializzazione. Nelle miniere è frequente trovare un pool di manodopera clonata a bassa specializzazione e una manovalanza altamente specializzata costituita da non-cloni.

Nell'industria della trasformazione dove serve invece maggiore specializzazione l'uso dei cloni è stato pesantemente osteggiato dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali.

Industria farmaceutica e medica[]

L'Industria farmaceutica ha tratto grossi benefici dalla clonazione. Su spinta di una opinione pubblica a favore movimenti animalisti e per ovvia convenienza scientifica, da oltre due secoli le industrie hanno sostituito la sperimentazione su animali con la sperimentazione su cloni di lunga durata (da 1 a 16 anni). La sperimentazione con cloni permette una efficacia maggiore nella ricerca di farmaci. La clonazione viene sfruttata anche per fornire modelli per gli addestramenti in chirurgia e nell'insegnamento della medicina nelle accademie o per testare apparecchiature biomediche prima della commercializzazione.

Industria dei trapianti[]

L'industria dei triapianti sfrutta categorie di cloni a lunga durata per fornire materiale base ai trapianti. Il costo di cloni a lunga durata è elevato a causa dei costi di stoccaggio. Solamente le fasce ricche della popolazione possono permettersi trapianti di questo tipo, mentre altre fasce della popolazione preferiscono gli organi artificiali meccanici, di minor costo e più facile produzione.

Industria della clonazione elitaria[]

La funzione base della clonazione è la riproduzione perfetta di un individuo. Questa industria è elitaria e riservata principalmente alle grosse menti ed autorità del settore alfa. La riproduzione perfetta di un individuo è severamente regolamentata in ogni parte del settore.

Industria militare[]

Nell'industria militare sono sfruttati principalmente come test per armamenti e lo studio dei loro effetti a breve, medio o lungo termine. In via eccezionale alcuni addestramenti prevedono uno scenario planetario con caccia a cloni mediamente addestrati.

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